Care lettrici, avete mai provato almeno una volta il piacere di andare da un artigiano e co-progettare le vostre scarpe? Glamour 2.0 vi dà l’indirizzo giusto a cui rivolgervi!

E’ Olivia Monteforte, artigiana, designer e, aggiungerei, un’ ‘artista’ perché crea e realizza scarpe a partire da una ‘sensazione’, immaginando, interpretando con una scarpa la personalità di colui o colei che le indosseranno!
Se non siete mai andati nel suo laboratorio a Pesaro, béh vi consigliamo di farlo perché avrete l’opportunità di indossare scarpe ‘su misura per voi’! Infatti, i prototipi dei modelli sono ex novo per ogni cliente e le materie prime sono il frutto di una ricerca continua.

“La tecnica con cui realizzo le scarpe e la capacità di rappresentare la sensazione desiderata sono l’espressione del mio essere, e ciò mi porta ad una continua ricerca di cura nel dettaglio e grande precisione manuale”.

Ogni creazione è firmata con l’azzurro Sula a cui si ispira il logo: “la Sula è un uccello dalle zampe palmate di un azzurro brillantissimo che alza, una ad una, durante il corteggiamento. Da qui l’idea di tingere d’azzurro le suole e di scegliere quel punto di colore come tratto distintivo del mio brand”.

Olivia, come nasce la tua passione per l’artigianato e il design? “La passione per l’artigianato e il design mi porta a creare oggetti d’uso che siano anche esteticamente belli: le mie scarpe! Nel dire ‘mie’ probabilmente sbaglio…ogni creazione nasce dall’interazione tra me e chi dovrà indossarle. La meraviglia in questo lavoro è veder completata l’opera solo quando il cliente camminerà e potrà assaporare non solo ciò che è visibile agli occhi, ma anche ciò che è esperibile attraverso tutto il corpo.
Quando ho iniziato era solo un’intuizione, ma ero determinata a raggiungere l’obiettivo! Prendevo sempre più consapevolezza che lavorando con le mani riuscivo a dare concretezza alle mie idee e questo mi garantiva un benessere mai provato.

Probabilmente all’inizio la mia passione nasceva proprio come risposta al piacere che provavo nel lavorare e nel trasformare un foglio di pelle o di cuoio, fino a creare un’opera d’arte.

Naturalmente la pura passione non basta: mi sono formata professionalmente nell’arte calzaturiera per eccellere come ‘artigiana’ e ‘designer di scarpe su misura’. Le mie scarpe rappresentano chi dovrà indossarle, ma sono anche un concentrato di espressione del mio vissuto”.

Ci racconti qualche dettaglio sulle tue creazioni? “Al momento creo solo ‘pezzi unici’ che hanno come obiettivo quello di rappresentare al meglio la personalità del cliente. Non ho un campionario, un catalogo, da mostrare: nel laboratorio ci sono solo prove, prototipi dei modelli che nascono ex novo ogni volta, in quanto nascono dall’incontro tra me e chi dovrà indossarle.
Come per ogni opera d’arte, parto da una sensazione, un’immagine nella mia mente che si traduce concretamente in un paio di scarpe, che rispecchierà la personalità del mio cliente. La fase di progettazione e di produzione seguono un iter preciso: il primo passo è quello di rilevare i volumi del piede e l’impronta, al fine di realizzare una forma che corrisponda perfettamente al piede. Dopodiché tutte le sensazioni vengono rappresentate su carta: nascono i primi bozzetti della scarpa per individuare lo stile della forma, il modello, i materiali e gli abbinamenti del colore.

La forma è personalizzata e porta, ovviamente, il nome del cliente.

Da qui parte la realizzazione della scarpa di prova, ossia di un prototipo da provare per valutare la calzata e quindi le proporzioni del modello.
Dopo aver terminato la fase di progettazione si può proseguire con la realizzazione del paio, le cui fasi sono taglio della pelle, cucitura della tomaia, montaggio, eventuale cucitura goodyear o norvegese, suolatura e finissaggio.
Le materie prime che utilizzo, come cuoio, pellami, gomme, lacci, sono il risultato di una ricerca continua e scrupolosa. Tutto ciò è frutto di una sola mente e di sole due mani e per quanto questo processo richieda la pazienza di dover aspettare per avere un paio di scarpe ha l’impareggiabile vantaggio di essere eseguito con una costante visione d’insieme che ha il focus sempre sulla persona”.

Riesci a ‘stare al passo’ con i tempi della fashion industry o l’artigianato richiede più tempo nella progettazione e produzione? “Ho lavorato nell’industria calzaturiera e posso dire che sono due mondi diversi e poco paragonabili perché la fashion industry risponde alla regola short and fast, mentre quello dell’artigiano è long and slow. Nonostante questo, credo che sia fondamentale per entrambi tenere conto della contemporaneità del fashion.
La scarpa artigianale fatta a mano ha dei tempi di produzioni molto lunghi, si dice che per un paio di scarpe siano necessari più di duecento passaggi, ma sinceramente non sono mai riuscita a contarli!
Inoltre, proprio per la cura con cui viene realizzata, deve essere sempre ‘al passo coi tempi’, sia per quanto riguarda la tenuta dei materiali che per lo stile. Per la prima è sufficiente la tecnica, mentre per lo stile è necessaria una ricerca continua e instancabile del bello, dell’armonia e dell’eleganza”.

Quali sono i tuoi progetti futuri? “Non escludo che in futuro amplierò la mia produzione con accessori e pelletteria”.
Nel frattempo, “sono un’artigiana che fa parte di Italian Stories”, ma soprattutto “vi anticipo che nei primi mesi del 2017 aprirò il mio laboratorio/atelier a Pesaro, un Open Space in cui potrò accogliere i clienti in un salotto accanto allo spazio produttivo …di più non posso svelare perché vi aspetto all’inaugurazione!”

Fino al 2017, fino cioè all’inaugurazione del suo Open Space, Olivia Monteforte è raggiungibile sui social: facebook, linkedin, instagram o scrivendo direttamente ‘a info@oliviamonteforte.it