Un grande evento quello organizzato da POLIMODA il 15 giugno nella bellissima Villa Favard a Firenze, in occasione di Pitti Uomo 92, al quale Glamour 2.0 ha avuto il piacere di essere presente!

Con la sfilata Tell Me About You / Polimoda Fashion Show 2017, sono stati presentati al mondo della moda 19 giovani talenti emergenti, ovvero gli studenti dell’ultimo anno del corso Undergraduate in Fashion Design con le loro migliori collezioni menswear e womenswear. L’evento celebra la conclusione di un percorso di studi durato quattro anni e costituisce la presentazione ufficiale dei giovani designer a un pubblico selezionato di fashion insider, tra giornalisti, aziende e professionisti del settore.

And the winner is … Shania Matthews con la sua collezione Children should be seen and not heard con cui Shania ha voluto ricordare la sua infanzia e i ricordi in Irlanda; una collezione in cui prevalgono “cocci di porcellana ricomposti come puzzle sulla maglieria dai colori vivaci, vecchi pezzi di arazzi usati con applicazioni e ricami, come innocenti ritagli di un passato politicamente difficile”.

Menzione speciale è stata data a Max Anish Gowriah e a Federico Cina, quest’ultimo con la collezione Vacuum dove “corpi magri dalle forme emaciate della Chav generation indossano capi in pelle con tagli e volumi che ne esasperano l’anatomia, in un soffocante effetto sottovuoto. Fragili e forti allo stesso tempo, di una mascolinità mai messa in discussione, nonostante il profilo delle ossa che preme contro i tessuti. La pelle bianca incornicia toni pastello cipria, lilla e azzurro, in un messaggio di speranza e opportunità di rivincita”.

Alcuni scatti della collezione di Max Anish Gowriah:

Alcuni scatti della collezione di Federico Cina:

Ma interessanti e innovative anche le altre collezioni, che propongono idee innovative e di effetto: ve ne presentiamo alcune!

Claudia Genco, Light Emotions – Nella collezione di Claudia le candide silhouette dalle linee slanciate sono interrotte da elementi che richiamano una serena quotidianità, con capispalla resi impalpabili da tessuti tecnici in pvc e organza abbinati a maglieria in filo di polipropilene. Sono giochi di luce che parlano di emozioni genuine, la purezza del bianco che profuma di buono, il gioco di vedo-non-vedo che filtra attraverso una veneziana.

Yunjin Cho, Under the Skin – Questa collezione immagina la pelle umana come se fosse un vestito da indossare ogni mattina. La pelle quindi interpretata per esprimere “l’umore, lo stile e la personalità del protagonista di una storia soggettiva. La complessità dei colori della pelle, dipinti a mano e infeltriti su rappresentazioni classiche di abiti sartoriali, contrasta con la geometrica semplicità degli elementi bidimensionali”.

Sofia Mollberg, Mensch – Guardando agli stereotipi dell’abbigliamento maschile, Sofia si ispira alla cultura americana, dei geek e dei jocks: forme modellate e spezzate riflettono le aspettative fisiche di dionisiaci adolescenti, ideali deviati di identità dentro capi troppo grandi o troppo stretti.

Xi Luo, Break the Niceness – Xi “presenta un mondo più bello e più incerto che mai, con forti paralleli con l’epoca vittoriana. Le stampe di antichi tessuti sono state ridisegnate con l’impressionismo di Monet, e le silhouette riflettono frammenti della loro origine vittoriana. Capi e dettagli di stampe fioriscono con ottimismo, senza sapere veramente cosa sta per accadere”.

Ilaria Tosti , This Charming Man – La collezione di Ilaria parla di “re-design, rinascita e passione per il vintage, in una riattualizzazione dello stile curato ed elegante di giovani londinesi negli anni ’60-’70: giacche sartoriali con tagli che ne rivelano la struttura, la silhouette del parka rivisitata in maglieria e camicie, classico gessato, pelle e denim in bianco, nero e grigio, con ricami e applicazioni di collage floreali a simboleggiare la rinascita”.

Alcune immagini della sfilata: