Nell’ambito dell’ultima manifestazione “Pitti Uomo”, che offre tante e diverse occasioni per scoprire le prossime tendenze autunno / inverno, con un programma ricco di iniziative ed eventi collaterali, si è svolto il “Best Collection for 2016“, un interessante progetto organizzato e promosso da POLIMODA, un Centro di alta formazione, un’eccellenza italiana, per il settore moda riconosciuto a livello internazionale.

Nella bella cornice di Palazzo Strozzi a Firenze, il 14 giugno, una giuria internazionale di fashion expert ha assistito alla sfilata di fine anno accademico, assegnando il premio come Best Collection for 2016 ai migliori studenti di Fashion Design.
Tra i venti designer che hanno presentato le proprie creazioni in passerella, la Giuria, composta da undici esperti internazionali dal mondo della moda – Suzy Menkes, Hirofumi Kurino, Guram Gvasalia, Massimiliano Giornetti, Scott Schuman, Alexander Shumsky, Laudomia Pucci, Riccardo Vannetti, Brendan Cannon, Linda Loppa e Danilo Venturi – ha assegnato il titolo di Best Collection for 2016 a Mirco Arena e a Federico Cina.
Menzione speciale è andato a Ryota Sakai, la cui collezione donna ha colpito la giuria “per la ricercatezza e la qualità dei suoi capi”.

La collezione di Mirco Arena, intitolata Dethroned Love, è “regale e allo stesso tempo ascetica: fredde sfumature decorano la collezione in bianco, nudo e trasparenze, come acqua che si cristallizza per trasformarsi in ghiaccio. Materiali plastici intessuti in strutture geometriche per ricreare la fragilità dei fiocchi di neve. Il processo di cristallizzazione parla al cuore di Mirco Arena e alla sua costante lotta tra passione e razionalità. L’idea si fonde con l’ispirazione tratta dai Sami, tribù indigena dalla Norvegia: ricami raffiguranti teschi umani rappresentano i rituali di buon auspicio e l’atmosfera gelida della collezione, in una fusione introspettiva di mente e cuore”. Glamour 2.0 ha scelto per voi alcune delle sue creazioni.

L’altro vincitore, Federico Cina, presenta la collezione Come una Vita viene al Mondo in cui vuole sottolineare “l’importanza fondamentale del diritto alla famiglia. I tiralatte inseriti nei capi maschili, dal vago richiamo all’abbigliamento militare, destrutturato, stereotipo classico dell’universo maschile, raccontano la storia di un uomo che si occupa del proprio figlio, nel tentativo di normalizzare una situazione ancora ritenuta anormale da parte della società più conservatrice. Per Federico, la moda si fa portatrice anche di un messaggio sociale, di una realtà che lo riguarda da vicino, un sogno che spera possa diventare reale”. Glamour 2.0 ha scelto per voi …

Ryota Sakai, con la collezione Kami, ha meritato una menzione speciale “con il suo mix di romanticismo, innovazione e raffinatezza tecnica. La collezione si ispira a quella che il designer immagina essere la vita quotidiana di un lottatore di sumo. Strutture sartoriali dai grandi volumi sono montate sui capi, in contrasto con i corpi atletici e senza peso delle modelle: sotto la loro enorme mole, anche i lottatori di sumo sono fatti di ossa. Il tutto si fonde, tramite stampe digitali coloratissime, con il Festival Tiji del Nepal, che celebra il ritorno della primavera, per esplorare la vita esteriore e interiore nella sua forma più fondamentale”.
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